Alessandro Gasbarri
  • Deliberatamente depistanti.
La coscienza del campagnolo e il suo lunario.

    Deliberatamente depistanti.
    La coscienza del campagnolo e il suo lunario.

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PREMESSA
Deliberatamente Depistanti. La coscienza del campagnolo e il suo lunario.
Introduzione al percorso.

“Deliberatamente depistanti. La coscienza del campagnolo e il suo lunario” è il quarto percorso artistico-concettuale nato a gennaio 2015 e concluso ad ottobre 2018. Il “viaggio” ha origine con il ritrovamento di vecchi lunari appesi alla porta del secolare tinello dell’abitazione di famiglia. Il lunario, calendario annuale che univa culto cristiano e paganesimo tradotto nel antico brocardo ora et labora di cui Santo Antonio Abate fu precursore, conteneva i ritmi del ciclo lunare: indicazioni sacrosante per il campagnolo che voleva ottenere raccolti fruttuosi e bestiame in carne. Su di esso venivano annotate le tempistiche delle semine, i trattamenti per le colture ed altre informazioni.

Italo Gasbarri (1915-2014), mio nonno, anno dopo anno fissava, anzi, inchiodava un lunario sull’altro. Quelli fruibili, tuttavia, furono soltanto una decina. Una volta sradicati dalla vecchia e pesante porta del luogo destinato ad ospitare botti e tini (oggi studio e laboratorio personale), ho iniziato un lavoro di deframmentazione concettuale pensando alla luna, alla fatica, alla polvere. Ed ho pensato che un dio del ventesimo secolo potesse unire e mescolare tali elementi plasmando un uomo nuovo, un individuo sfuggente alle leggi dell’ordinario e alla legge naturale, in contrasto con le regole dettate dalla “società mattatoio”; un uomo che, reduce dal conflitto, ha cercato di curare la sua anima con l’idea di esser stato “invitato” da entità non terrestri ad intraprendere una missione al limite delle capacità concesse ad una creatura terrestre, oltre il proprio tempo e il proprio spazio. Ed ho considerato la possibilità che questo uomo, dedito alla campagna, abbia ad un certo momento della sua esistenza ascoltato lo scoppiettio dentro di sé, e, incuriosito dalle parole e dai sussurri interiori, abbia deciso di aderire al Progetto: realizzare la sua astronave (Mega Macchina) per scoprire quel lato oscuro che presenzia alle riunioni di famiglia, che siede al nostro tavolo durante una festa, che respira quando chiudiamo gli occhi.

“Deliberatamente depistanti. La coscienza del campagnolo e il suo lunario” è un viaggio senza risposte né domande.

Da un punto di vista artistico vi è un’alternanza di opere pittoriche di piccolo, medio e grande formato: un ciclo di Lunari realizzati con inchiostri e resina epossidica; una serie di lavori su tela con pigmenti autoprodotti a base di ossido di ferro; una sequenza di pannelli di vecchio mobilio trattati con pigmenti a base di coloranti e marcatori farmaceutici. Trova infine spazio un gruppo di assemblaggi scultorei realizzati con elementi recuperati ed, infine, un’installazione di grandi dimensioni realizzata con due isolatori di alta tensione.

Comune denominatore è la presenza, su buona parte dei lavori, di alcune pagine strappate da una copia del mensile “L’europeo” dell’agosto 1969 perfettamente conservato in una valigia di legno tra ricevute di lavoro e bollette del servizio elettrico nazionale.


Alessandro Gasbarri
OPERE

Deliberatamente depistanti. La coscienza del campagnolo e il suo lunario.
Con modalità deliberatamente depistanti narrava i cicli della luce, disegnati sul Lunario, appeso alla porta, del suo canonico tinello. Era uno stolto dell’infinito.
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